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Lombardini22
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Lombardini22 | Design Thinking

Nata a Milano nel 2007 su iniziativa di sei soci attivi nei settori dell’architettura, dell’ingegneria e dell’economia, Lombardini22 è oggi una fiorente comunità di 300 professionisti leader a livello internazionale nel campo della progettazione multi-autoriale.

La significativa crescita di questi anni può essere ricondotta a precise scelte strategiche.
Innanzitutto, un modello di business capace di conciliare un alto livello di differenziazione interna di prodotti e servizi con un’altrettanta elevata integrazione. Lombardini22 funziona come un gruppo di unità di business autonome ad alta specializzazione, gemmate per rispondere alle diverse esigenze della clientela. Ogni unità, guidata da un socio o un direttore, si contraddistingue da un diverso stile manageriale e i collaboratori sono invitati a scegliersi il “capo” a loro più compatibile per facilitare al massimo la collaborazione reciproca.

Da dove nasce l’idea

I diversi settori sono invece altamente sintonici rispetto all’identità dell’impresa e alla cultura organizzativa: c’è una forte convergenza di visione e di valori – quali il rispetto, la stima, la centralità della persona – che ne garantisce l’integrazione simbolica.

Dal punto di vista funzionale è invece garantita da una piattaforma di servizi comuni a tutte le sub-unità.
Altro punto di forza, rivelatosi vincente, è la decisione di dare ampio spazio e valore ai giovani. Lavorando come una cantera calcistica, Lombardini22 in questi anni ha accolto e fatto crescere un numero significativo di giovani in uscita dall’università, che ha accompagnato in percorsi personalizzati di sviluppo. Anche grazie a questo, oggi l’età media in azienda è di 34 anni.

La Storia

Attrarre giovani talenti non è facile. Trattenerli una volta formati ancora di più.

La qualità dell’ascolto di ogni collaboratore e delle sue aspirazioni, compatibilmente con le esigenze dell’impresa, si è rivelato un ingrediente vincente garantendo lo sviluppo di relazioni di reciproco affidamento tra collaboratori e management. Ciò ha portato, all’interno di Lombardini22, a declinare la crescita come capacità di generare nuove opportunità che gli altri – soprattutto i più giovani – possono cogliere e sviluppare.

Quest’idea peculiare del ruolo della leadership come generatore di nuovi spazi per altri, si è tradotta nella storia dell’impresa in precise scelte organizzative e logistiche, solo apparentemente irrazionali. Come, ad esempio, il dare ospitalità a neonate realtà imprenditoriali alle quali Lombardini22, fin dalla sua fondazione, ha offerto in modo gratuito. Queste convivenze generose hanno restituito a Lombardini22 amicizie sincere e solide relazioni che continuano a durare nel tempo. Ugualmente, sono ritornati all’impresa nuove idee, prospettive inedite, progetti da condividere, in una contaminazione reciproca vitale per gli imprenditori del mondo della creatività.

Questa apertura, rivelatasi negli anni sempre feconda di cose nuove – incontri, relazioni, opportunità di business – è stata riservata da Lombardini22 anche al suo territorio, quell’area periferica tra il Naviglio Pavese e il Naviglio Grande che in Lombardini iniziano a chiamare “Mesopotamia milanese”. E’ un’operazione simbolica che pre-vede – rendendolo in qualche modo già possibile – lo sviluppo di un’area periferica creativa, fertile e promettente, una Mesopotamia, appunto.

Questo processo di ri-nominazione dell’area da parte dell’azienda darà avvio un processo di ri-significazione di questa parte della città. L’azienda ha già cominciato ad incontrare gli attori del territorio – i suoi abitanti, le imprese, gli studenti, le istituzioni – alimentando il sogno collettivo, e, nel mentre, la fiducia, le relazioni, le alleanze.

Lombardini22 realizzerà in questa zona due ponti che, nel facilitare gli scambi, costituiscono un primo segno di un’operazione più ampia e multi-attoriale e multistakeholder non ancora valutabile pienamente nei suoi esiti.

Gli aspetti generativi

Molti sono gli aspetti di generatività di Lombardini22, come già emerge da questa breve descrizione.

Anzitutto la scommessa sulla differenza come fattore di resilienza per l’impresa. “Se io prendessi solo persone con stili di leadership uguali al mio” – racconta Franco Guidi, uno dei soci fondatori di Lombardini22 – “otterrei un organismo molto più fragile! Noi pensiamo che l’ibridazione e la contaminazione rinforzino. Io posso solo lavorare affinché le persone capiscano perché fanno le cose e che comprendano dove stiamo andando… Se la società ci sarà ancora tra 50 anni, è perché ci saranno altre persone che saranno sintoniche con quel mondo, il loro mondo e con le sue esigenze.”
L’elemento forse più distintivo è dato da un convinto stile manageriale che prende le distanze dagli approcci anglosassoni tradizionali, legati ad un’idea gerarchica delle relazioni e fondati sul controllo.
L’ispirazione a un modello di relazioni più “italiano”, si fonda a ben vedere sulla fiducia nella libertà dell’altro, in una relazione che richiede al manager tempo, pazienza e costanza. Ne deriva un nuovo profilo di leader che accompagna, in un ascolto valorizzante della e della sua crescita che può richiedere perfino di “lasciar andare” – letteralmente – l’altro, verso altri percorsi, altri luoghi.
“Il modello “Il capo sono io e io decido” semplifica enormemente le cose, ma alla fine penalizza”, conclude Franco Guidi, ma ben altra è la logica adottata in Lombardini22 per generare una crescita del valore condiviso: “Se vuoi andare veloce vai da solo, ma se vuoi andare lontano vai in gruppo”.

Lombardini 22

Gruppo leader nello scenario italiano dell’architettura e dell’ingegneria che opera a livello internazionale

Via Lombardini 22 – Milano